Il BIM (Modello di Informazioni di un Edificio) è una rappresentazione digitale delle caratteristiche e delle informazioni di un edificio.
Il BIM è nato dalla volontà di andare verso la collaborazione tra i progettisti; è infatti un metodo di progettazione integrata, in quanto consente di convogliare in un unico modello le informazioni utili in ogni fase della progettazione: quella architettonica, strutturale, impiantistica, energetica e gestionale, creando maggiore efficienza e produttività; inoltre un progetto BIM da la possibilità alla committenza di tenere costantemente aggiornato il del ciclo di vita dell'edificio, monitorando la vetustà dei materiali e programmando la manutenzione.
Dal 2019, questo metodo di progettazione diventerà obbligatorio per i contratti pubblici.
Come Studio di Ingegneria utilizziamo il BIM come metodo di progettazione dal 2016.
Per Diagnosi Energetica si intende una procedura che ha come obiettivo quello di fornire una panoramica dei consumi della struttura in oggetto e, contestualmente, verificare la presenza e la fattibilità tecnico-economica di interventi di produzione di energia da fonti rinnovabili e che riducano i consumi energetici derivanti da inefficienze e criticità energetiche dell'edificio considerato.
La Diagnosi Energetica rappresenta dunque il primo e fondamentale passo verso la "gestione dell'energia" (ISO 50001/2011) all'interno di una Politica Energetica complessiva che libera progressivamente le risorse da reinvestire in un processo di Continual Improvement (2012/27/UE).
Dopo un terremoto, per valutare la vulnerabilità degli edifici è sufficiente rilevare i danni provocati, associandoli all’intensità della scossa. Più complessa è invece la valutazione della vulnerabilità degli edifici prima che si verifichi un evento sismico.
I metodi di tipo statistico classificano gli edifici in funzione dei materiali e delle tecniche con cui
sono costruiti, sulla base dei danni osservati in precedenti terremoti su edifici della stessa tipologia. I metodi di tipo meccanicistico utilizzano, invece, modelli teorici che riproducono le
principali caratteristiche degli edifici da valutare, su cui vengono studiati i danni causati da terremoti simulati.
Infine, alcuni metodi utilizzano i giudizi esperti per valutare il comportamento sismico e la vulnerabilità di predefinite tipologie strutturali, o per individuare i fattori che determinano il
comportamento delle costruzioni e valutarne la loro influenza sulla vulnerabilità.
Recentemente è stato introdotto l'obbligo di compilazione di una nuova scheda per il rischio sismico per ottenere l'autorizzazione degli interventi sugli EDIFICI STORICI.
Abbiamo organizzato corsi di approfondimento riguardanti edifici storici, monumentali ed ecclesiastici.
Questa tecnica fornisce anche le basi per una eventuale renderizzazione e conseguente generazione del modello in scala attraverso la stampa 3D.
Alcuni esempi nel link seguente:
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